Che la Giunta Perseu sia dormiente e incapace di dare risposte ai problemi di Iglesias e degli iglesienti, è un dato politico e amministrativo sotto gli occhi di tutti.
Ma che, nel suo sonnecchiare, il Centro Destra continui a richiamare eventi e realtà facenti parte del passato e, dimenticando che dal 2010 non è più all'opposizione, giustifichi la sua incapacità attribuendola a chi lo ha preceduto, è cosa inaccettabile, oltreché priva di ogni fondamento. Altrettanto inaccettabile, se non ridicolo, è citare come esempi del proprio lavoro, atti dovuti e di ordinaria amministrazione, come l'approvazione del bilancio e del piano triennale delle opere pubbliche.
Non è nemmeno il caso di sottolineare che, a causa di lotte intestine per la scelta dell'assessore ai servizi sociali, l'attività del comune è rimasta paralizzata per oltre due mesi, che ad agosto del 2011 è scaduto il contratto capestro stipulato dall'amministrazione di centro destra e, a oltre un anno dalle elezioni, non è ancora partita in città la raccolta differenziata; non è nemmeno il caso di rilevare che non è chiara la composizione dell'attuale maggioranza, scossa da sempre più frequenti mal di pancia per una linea politica non chiara, che un giorno chiama a fare gli assessori i consiglieri più votati ed il giorno dopo, per oscure ragioni, rinnega gli stessi criteri sino a ieri adottati.
Non è nemmeno necessario sottolineare il disastro di un'Amministrazione che riesce ad ottenere risorse solo per attribuzione diretta (come nel caso dei cantieri forestali), ma che riceve solenni e roboanti no anche dallo stesso Assessorato Regionale all'Ambiente (il comune di Iglesias non è in posizione utile sia nella graduatoria di Smart Cities che in quella per azioni finalizzate al risparmio e all'efficienza energetica negli edifici degli Enti pubblici) per l'evidente inconsistenza delle proprie proposte.
Piuttosto che continuare a vivere nel passato, il sindaco e i suoi alleati tornino tra noi, al tempo presente, e rimettano mano all'IMU, ne chiariscano gli aspetti controversi e, come già evidenziato dal Centro Sinistra in sede di discussione consiliare, trovino delle soluzioni per ridurre il carico fiscale delle famiglie meno abbienti.
Tornino tra noi e diano risposte chiare e definitive al problema delle maxi bollette TARSU agli imprenditori locali. Tornino nel presente e si occupino di rendere fruibili le bellezze della nostra città, con l'alta stagione alle porte e con la necessità di stimolare il comparto turistico locale. Facciano partire una campagna di sensibilizzazione ambientale, per spiegare ai cittadini che a breve partirà un modo di fare la raccolta differenziata diverso.
Coinvolgano i cittadini nella gestione della cosa pubblica, attraverso le Consulte.A nulla vale il richiamo alla collaborazione se non si convoca nemmeno quello che è il luogo principe di discussione politica in città: il Consiglio comunale.
Lungo è l'elenco, uno solo è il concetto: basta agonia. Si torni al presente e, se si è in grado, si lavori dandosi una prospettiva di lavoro strategica. La città non vive di amarcord.
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