lunedì 27 agosto 2012

CARBOSULCIS. LA DISPERAZIONE NON VA IN FERIE: con i minatori e gli operai del Sulcis Iglesiente per un vero riscatto del territorio


Era nelle cose. L'evolversi delle vertenze aperte ormai da anni nel Sulcis Iglesiente non poteva che sfociare in clamorose manifestazioni di protesta operaia, proprio come quella che i minatori della Carbosulcis stanno portando avanti in queste ore, e quelle che gli operai Alcoa hanno attuato nelle scorse settimane. Certo, se Governo e Regione dovessero perseverare nell'inerzia che finora ha caratterizzato il loro agire di fronte a una crisi industriale fra le più drammatiche che abbiano mai colpito il Paese (seconda forse solo a quella delle miniere del Sulcis-Iglesiente-Guspinese), allora ci sarà davvero da preoccuparsi.

Da tempo Sinistra Ecologia e Libertà denuncia la completa inconsistenza di un'Amministrazione regionale incapace di far altro se non esternare la propria solidarietà alle migliaia di operai sulcitani che rischiano di finire in mezzo a una strada, e la palese inefficienza nel garantire agli altrettanti lavoratori in CIG, mobilità, o disoccupati, il diritto al sostegno minimo attraverso gli ammortizzatori sociali (le cui erogazioni sono in ritardo di quasi nove mesi). Aggiungiamo l'incapacità di prendere iniziative adeguate per chiamare alle proprie responsabilità un Governo nazionale la cui unica preoccupazione sembra essere quella di risolvere - a suon di milioni di euro sottratti allo Stato sociale, al Lavoro e alle sempre più ampie fasce deboli di popolazione – la crisi del sistema bancario, relegando questioni fondamentali come la discussione sul progetto integrato miniera-centrale della Carbosulcis, o le trattative con le varie multinazionali che stanno mettendo in ginocchio la Sardegna, tra le varie ed eventuali da affrontarsi – semmai – al termine delle (loro) ferie.

Non c'è da meravigliarsi se oggi il Sulcis-Iglesiente è diventato una vera e propria polveriera sociale, visto che decine di migliaia di famiglie si trovano a dover combattere contemporaneamente contro le urgenze legate al proprio quotidiano sostentamento, contro l'inerzia della politica e contro la prepotenza delle multinazionali, che dopo aver fruito per anni di consistenti contributi pubblici, pretendono di abbandonare il Sulcis Iglesiente senza accollarsi alcun onere o responsabilità.

Noi lotteremo accanto a queste famiglie e a questi lavoratori, siamo con tutte le vittime – e nel territorio sono davvero tante – di un sistema economico e politico che ha ormai certificato il proprio fallimento, e ribadiamo la necessità che tutte le forze politiche, a ogni livello, abbandonino immediatamente gli atteggiamenti paternalistici e i proclami altisonanti quanto vacui, per impegnarsi da subito – se necessario unendosi alle inziative di lotta che gli operai sulcitani stanno mettendo in atto – nella risoluzione delle vertenze in corso, mettendo contemporaneamente in campo alternative credibili, concrete e immediatamente realizzabili per lo sviluppo, l'occupazione e il benessere del nostro martoriato territorio. Perché la difesa dei sacrosanti diritti degli operai sulcitani non può che accompagnarsi all'affermazione del diritto inviolabile dei loro figli a un futuro sereno.

Simone Pinna (Portavoce Sel-Sulcis Iglesiente)
 Tutti i militanti e dirigenti di Sel-Sulcis Iglesiente