In un frangente di profonda crisi tutti i soggetti attivi a Iglesias, dalle forze politiche di ogni schieramento alle realtà associative, produttive e sindacali, sono oggi chiamati a un importante atto di responsabilità nei confronti della cittadinanza.
Il quadro scaturito dalle ultime elezioni Comunali – con un sindaco eletto e una maggioranza consiliare di colore opposto – genera un clima di diffusa incertezza sull'immediato futuro dell'amministrazione civica e della città nel suo complesso.
L'ipotesi di un ritorno alle urne non potrebbe comunque realizzarsi prima di maggio 2011, data in cui si aprirà la prima “finestra elettorale” utile.
Perciò, se il prossimo sarà per Iglesias un anno guadagnato o un anno perso, dipenderà soltanto dalla volontà e dall'impegno di tutti, in particolare delle forze politiche che hanno partecipato alle scorse elezioni, e a cui, con ruoli diversi, i cittadini hanno affidato la rappresentanza dell'interesse collettivo.
La coalizione di centro-sinistra - nel rispetto del mandato conferito al sindaco e ai consiglieri comunali – ritiene indispensabile garantire il governo della città, e considera deleteria l'ipotesi di commissariamento del Comune.
Iglesias è per la prima volta da decenni nella condizione di poter continuare a spendere, da subito, risorse importanti in diversi settori. Dalle Infrastrutture ai Servizi sociali, passando per il Turismo, il Commercio e l'Istruzione, sono diversi i progetti in corso che, con l'avvento di un commissario, resterebbero in un cassetto per dodici mesi, con il rischio che le risorse relative possano nel frattempo venire meno o che, per la mancanza di indirizzo politico, altri finanziamenti in fase di bando non vengano richiesti dal commissario che, per legge, è vincolato all’ordinaria amministrazione.
Sul piano politico, d'altro canto, gli amministratori e i cittadini di Iglesias sono impegnati in una complessa battaglia per lo Sviluppo, articolata in diversi capitoli e altrettanti settori, che rivestono un'importanza vitale per il futuro di tutto il territorio:
* Vertenza Sanità: la grande mobilitazione per salvare i servizi messi a rischio dalla politica di austerity varata da Governo e Regione. Una questione estremamente delicata, per venire a capo della quale occorre che Iglesias, indipendentemente dai colori politici delle parti, possa contare su interlocutori legittimati e politicamente qualificati (quali sono il Sindaco, la Giunta e il Consiglio), in condizione di garantire alla città, nel rispetto dei rispettivi ruoli, la giusta tutela dei suoi interessi nell'ambito della continua contrattazione con la Regione e lo Stato.
* Fas (Fondi per le Aree Sottoutilizzate): una battaglia che vale oltre 2500 milioni di euro, di cui almeno 500 destinati alle bonifiche ambientali nel Sulcis Iglesiente. Già assegnati da tempo, non sono mai stati erogati dal Cipe alla Sardegna, nel silenzio pressoché totale delle istituzioni regionali. Come si sa, le bonifiche sono la condizione essenziale perché nel Sulcis Iglesiente possa partire qualsiasi progetto di sviluppo su vasta scala, senza contare l'impatto immediato che avrebbero sull'occupazione.
* Il rilancio dell'Industria: In un momento in cui sia il Governo che la Regione indugiano su decisioni di importanza fondamentale per il futuro di migliaia di famiglie, è quanto mai necessario che i sindaci e i Consigli comunali continuino a rappresentare la voce delle comunità locali nei tavoli di confronto con gli esecutivi nazionale e regionale.
I progetti che garantirebbero un futuro alla Carbosulcis sono ancora al palo, nonostante resti ormai pochissimo tempo alla Regione per pubblicare i bandi relativi.
La Portovesme srl è pronta a investire centinaia di milioni di euro nel raddoppio degli impianti, ma attende ancora di poter realizzare un parco eolico per l'autoproduzione energetica: un sogno che rischia di infrangersi a causa delle nuove normative del Governo che eliminerebbero ogni incentivo alla produzione di energia da fonti rinnovabili.
Le emergenze dell'Eurallumina (dal progetto “Vapore” all'ampliamento dei fanghi rossi, considerati essenziali dalla Rusal per poter riaprire gli impianti) sono puntualmente derubricate dall'agenda del Ministero per lo Sviluppo economico, che di rinvio in rinvio evita da mesi una trattazione organica della vertenza, mentre tutti gli altri stabilimenti Rusal del Vecchio Continente stanno riaprendo i battenti.
* Zona Franca Urbana: un eccezionale strumento di sviluppo che Iglesias è riuscita a ottenere (insieme ad altre 22 città italiane) per rilanciare il suo comparto produttivo e con esso l'occupazione. Oggi il Governo tenta una marcia indietro, e i fondi per le Zfu (oltre 50 milioni di euro) sono ancora chiusi in un cassetto, nonostante il progetto sia operativo dal 2008.
Si tratta, con ogni evidenza, di emergenze che non possono essere affrontate in modo qualificato da un commissario governativo, sia per i limiti tecnici che il suo stesso ruolo gli impone, sia per un'evidente incompatibilità, essendo nominato dallo stesso Governatore che ha la responsabilità politica dei tagli e delle scelte economiche che si dovrebbero contrastare.
Per queste ragioni, nel rispetto delle differenze e delle distanze tra i diversi schieramenti politici a cui gli elettori hanno delegato il compito di amministrare la città, riteniamo necessaria – e ce ne facciamo convinti promotori - un'assunzione di responsabilità condivisa da tutti i soggetti politici e istituzionali, affinché prevalgano gli interessi di Iglesias e si individuino, alla luce del sole, le priorità e le emergenze da affrontare nell'anno che ci separa dalle prossime consultazioni elettorali, senza che vada perduto neanche un giorno di lavoro. Solo così si potrà evitare un commissariamento che si tradurrebbe, giocoforza, in una paralisi politico-amministrativa del Comune, con ripercussioni di cui i responsabili dovrebbero rispondere ai cittadini.
Sinistra Ecologia Libertà
Partito Democratico
Il Tuo Segno per Iglesias
Italia Dei Valori
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