mercoledì 16 marzo 2011

NUCLEARE: Referendum Consultivo Regionale del 15 e 16 Maggio e Referendum Abrogativo Nazionale del 12 e 13 Giugno

In queste ore, la tragedia giapponese della centrale nucleare di Fukushima, gravemente danneggiata dalla scossa di terremoto dell'11 Marzo, ha confermato nuovamente quanto il nucleare sia un pericolo per l'umanità, mettendo nuovamente in risalto la favolettà sulla sua sicurezza ( si è sempre parlato di assoluta sicurezza, ma, dati alla mano, in poco più di 30 anni, nel mondo ci son stati tre incidenti gravissimi: Three Mile Island nel 1979 negli Usa, Chernobyl in Ucraina nel 1986 e oggi a Fukushima in Giappone).






Le radiazioni della centrale di Fukushima si stanno diffondendo in queste ore nell’aria con sempre maggiore entità, i cittadini nipponici contaminati aumentano di ora in ora, e i reattori rischiano la fusione prefigurando scenari ancora più disastrosi di quelli attuali.
Alla luce di quanto sta accadendo in queste ore il Governo italiano persiste nella decisione di puntare ancora sulla energia nucleare, sminuendo il problema e accusando a destra e manca 
di alimentare macabre polemiche, strumentali e di pessimo gusto. 
Sarebbe invece auspicabile arrivare al referendum consultivo per la regione Sardegna del 15 Maggio e a quello nazionale abrogativo del 12 Giugno con una presa di posizione responsabile del governo volta a sospendere i programmi nucleari. Una presa di posizione responsabile in linea con i governi di mezza Europa: in Svizzera, il governo ha bloccato tempestivamente la procedura di domanda per l'autorizzazione alla costruzione di 3 nuove centrali; l’Austria ha chiesto di ridiscutere subito sui problemi legati al nucleare nel Continente; la cancelliera tedesca Merkel ha deciso di sospendere il prolungamento del ciclo di vita operativo dei 16 reattori attualmente attivi in Germania.
Con le energie rinnovabili l'uomo ha la possibilità concreta di passare ad un sistema energetico a basso consumo di combustibili fossili senza per forza puntare sul nucleare (con tutti i problemi che comporterebbe sia per ragioni logistiche, di sicurezza, di stoccaggio delle scorie, e di comunicazione con le comunità locali e i territori). Per ulteriori approfondimenti, vi linkiamo un intervista pubblicata il 29 Novembre 2009 al Premio Nobel per la Fisica, Carlo Rubbia: http://www.repubblica.it/ambiente/2009/11/29/news/rubbia_lerrore_nucleare_il_futuro_e_nel_sole-1819909/
 

I DUE REFERENDUM: 
- Il 15 e 16 maggio 2011 si terrà in Sardegna, un Referendum Consultivo, in base ad una legge del 1957 contenuta nel nostro Statuto speciale, per l’espressione del parere sulla questione di interesse regionale con il seguente quesito : "Sei contrario all’installazione in Sardegna di centrali nucleari e di siti per lo stoccaggio di scorie radioattive da esse residuate o preesistenti?"
A questo quesito si deve votare SI!!
-  Stesso discorso vale per il Referendum Abrogativo nazionale del 12 e 13 Giugno 2011 dove si propone l'abrogazione delle leggi per la reintroduzione del nucleare in Italia dopo lo stop del 1987.
Anche in questo caso bisogna votare SI!!
E' importante
andare a votare ad entrambi i referendum: infatti se noi cittadini sardi dovessimo andare  a votare massicciamente solo per il referendum italiano del 12 e 13 giugno non salveremo la nostra bellissima isola qualora dovesse esser scelta come sito per lo stoccaggio delle scorie radioattive che l' Italia sta conservando da circa 30 anni nelle centrali dismesse prima e dopo la tragedia di Chernobyl.

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